Il maestro disse al discepolo: "Vai ogni giorno alla cascata e cerca il segnale che ti indicherà il cammino"; fu così che il ragazzo passò più di sei mesi lavandosi quotidianamente il viso con l'acqua fredda della cascata, ogni nuovo giorno consisteva in un'analisi differente e così ebbe modo di scoprire quali fossero gli animali, le piante e gli insetti che abitavano il luogo.
Egli pose durante tutto il periodo la dovuta attenzione ad ogni dettaglio senza lasciarsi sfuggire neppure odori e riflessi di luce, ma evidentemente tutta ciò non era sufficiente e quindi si rivolse al suo mentore: "Maestro, come posso trovare la risposta ai miei dubbi se tutta la mia dedizione e costante attenzione non mi ha portato che maggior confusione?". Il maestro osservò attentamente il giovane e dopo un lungo silenzio disse: "Quando ti indico la luna non devi guardare il dito, sei ancora troppo giovane e arrogante per capire!".
Il discepolo ancora più avvilito decise di tornare nuovamente alla cascata di notte, indicò la luna evitando accuratamente di guardarsi il dito, restò per ore nella stessa posizione e quando l'alba lo colse con la testa ciondolante capì che la meditazione e quella vita non facevano per lui; tornò dal maestro e prese a insultarlo in malo modo per poi abbandonare definitivamente quello stile di vita. Il vecchio urlò al giovane che si stava allontanando: "Era questa la risposta che cercavi!".
Insomma la morale è che per avere le risposte che cerchi puoi perdere sei mesi vicino a una cascata con un maestro invasato, oppure semplicemente pensare alla tua domanda su amore e lavoro e poi aprire una pagina a caso di questo libro.
Anwar Maggi
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