Newsletter di bastardidentro N° 3954 | 26 Gen 2016

Il titolo della mail di oggi dovete leggerlo mentalmente con la stessa voce di Paolo Villaggio in Fantozzi. Un tempo per dire a qualcuno in modo brillante che aveva rotto i coglioni si usava dire "sei simpatico come un riccio nelle mutande", oggi potremmo aggiornarlo con "sei simpatico come un gruppo su WhatsApp".

I gruppi di WhatsApp, per chi non lo sapesse, sono formati con questa gerarchia:

Il fondatore del gruppo. (L'Odino della rottura di coglioni)

Gli amministratori creati dal fondatore. (I fedelissimi di Odino che hanno diritto esattamente come lui di cambiare nome al gruppo, immagine profilo e che possono invitare altre persone nella chat)

Le spugne. (Si ritrovano nel gruppo contro la loro volontà ma non lo abbandonano continuando a sorbirsi notifiche e informazioni superflue)

Il cazzeggiatore. (Quello che interviene solo con minchiate o argomenti fuori tema, figura pericolosissima se coincide con un amministratore o con Odino stesso)

L'animalista. (Figura mitologica, lanciatrice di petizioni online e di cause importanti come salvare i gatti bonsai dal commercio)

Il vegano. (Non vede l'ora di farti sapere che sta benissimo e che non parteciperà alla grigliata a meno che non ci siano bistecche di lupino)

Il confuso (Colui che manda messaggi assolutamente personali per poi scrivere «Scusate ragazzi, non era per voi, mi spiace, le emorroidi sono un brutto problema non potete capire...». )

Quello che si leva dalla chat (Si leva 3 minuti dopo esser stato inserito nella chat di gruppo, ma viene reinserito costantemente da uno degli amministratori)

Forse si stava meglio un tempo, prima di tutta questa tecnologia; negli anni '60, quando la gente diceva  "facciamo una cosa di gruppo" tutto finiva  diversamente e i coglioni al limite ti facevano male per altri motivi.

Anwar Maggi



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