Newsletter di bastardidentro N° 4020 | 01 Apr 2016

Se la nostra vita su Internet fosse una favola, il loop cattivo probabilmente potrebbe ambire a essere il più feroce dei personaggi malvagi, il suo lavoro è subdolo e ambientato nel sottobosco del byte, della fibra ottica e della pura essenza multimediale ignifuga (i loop odiano il fuoco).

Quando una narrazione fiabesca inizia è tipico incontrare il protagonista in un atteggiamento gioviale che, man mano, cede il passo alle paure più recondite dell'animo umano; queste metafore si sono susseguite nel corso dei secoli a cavallo di unicorni zebrati e mostri effimeri, per intrappolare questi eroi metaforici in una non dimensione narrativa immersa tra l'odio e l'amore sublime. Chi non comprende fino in fondo l'estasi dinamica delle arringhe, può sempre consolarsi mangiando un panino delle stesse in uno degli stati del nord Europa, famosi per queste prelibatezze verbali.

Mi rendo conto che a volte non è facile seguire un discorso non esattamente lineare, ma se vi trovate in questa situazione dipende solo dal fatto che non avete letto bene l'inizio di questo editoriale, che insieme alla vignetta di oggi, fugherà qualsiasi ombra di dubbio dalla vostra persona.

Anwar Maggi



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