Newsletter di bastardidentro N° 4025 | 07 Apr 2016

Purtroppo sentiamo parlare sempre più spesso (come in questo editoriale di qualche mese fa) di furti in appartamento; acrobati che saltano come cavallette direttamente in casa dalla finestra, scassinatori professionisti, altri improvvisati. Diciamolo come commento generale, non fazioso, non politicizzato o politicizzabile: ci siamo tutti rotti i coglioni. 

Città come Kyoto in Giappone non sanno neppure cosa siano le serrature, non ci credevo nemmeno io, poi sono stato ospite da una ragazza che al momento di uscire di casa (una specie di villetta di due piani con accesso direttamente su strada), si tirò dietro una porta scorrevole a vetri con struttura in alluminio. E io da bravo italiano « Ma non chiudi a chiave? » e lei « Siamo a Kyoto, qui nessuno chiude le porte di casa... », io incalzai « Guarda ho il portatile in camera tua, non posso pensare di andare in giro tutto il giorno con la porta aperta ». Lei iniziò a frugare nella borsa, poi rientrò in casa, frugò ancora e infine tirò fuori un piccolo lucchetto di latta con una piccola chiave zigrinata tipo quello dei diari delle bambine. Chiuse la porta. Mi sentii molto stupido mentre la ringraziavo per aver messo in sicurezza la casa con un lucchetto meno resistente di un torrone.

Passo e chiudo.

Anwar Maggi



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