Newsletter di bastardidentro N° 4072 | 23 Maggio 2016

Mi sono inventato una piccola poesia sul lavoro.

Tu che vuoi lavorare, prima o poi ti dovrai far pagare.

Ecco la grande azienda detta anche committente che,
con fare impertinente non vuol saldarti interamente.

Chiede tempo, dilazione ma per te l'IVA è già stata un
bel cazzone. 

Ti lamenti tiri pugni ma l'azienda risponde a grugni,
tu vuoi solo essere pagato ma per loro sei solo un altro
malcapitato.

Resta il dubbio angosciante, ma lo stato di chi è garante?
Della gente lavorante o del benestante lestofante?

Non ho risposte certamente, la poesia è eloquente
ma che gusto spaccare il culo a questa gente.

Anwar Maggi



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