Newsletter di bastardidentro N° 4196 | 20 Set 2016

Fortunati quelli che possiedono una calligrafia meravigliosa che, come tutte le cose, necessita di pratica, allenamento e dedizione. Un tempo la scrittura era un biglietto da visita, nelle lettere d'amore contavano la grammatura della carta, le decorazioni della stessa e le parole che scivolavano sul foglio con precisione maniacale; senza dimenticare che un piccolo errore significava rifare tutto da zero. Immaginatevi quanti tentativi di scrittura, quante bozze, quanti pensieri e sentimenti per compiere quel gesto. Immaginatevi la gioia di ricevere la tanto attesa lettera e con quale attenzione veniva aperta e gustata.

Ogni epoca ha i suoi vantaggi, probabilmente anche inviare uno sgrammaticato "Ti vah di skoppare staserra?" un giorno verrà ricordato nelle stesso modo, già vedo i vecchietti che raccontano «E poi le misi un mi piace e la lingua in bocca...».

Anwar Maggi



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