Newsletter di bastardidentro N° 4300 | 02 Gen 2017

Ormai è una mail del 2016, ma sono passati solo pochi giorni da quando ho "affrontato" il tema genitori/figli nell'editoriale. Oggi tornerò sull'argomento ma da un altro punto di vista: come si comportano i genitori con un figlio maschio e una figlia femmina?

Non facciamo finta di non vederlo, anche tutti i miei amici che hanno avuto figlie femmine, quando si entra sull'argomento "fidanzatini" diventano dei pezzi di legno tendenti alla cementificazione mentale, corporea e ovviamente verbale.

Il dilemma del padre con un figlio maschio e una femmina quasi coetanei è molto diffuso e, generalmente, si manifesta così:

il padre vede il figlio maschio che si prepara per uscire e ridendo gli dice «Guarda che figo! Esci e trombale tutte...», poi gira la testa e vede che anche la figlia si sta vestendo per uscire e in quel momento, solo in quel momento, realizzerà che da qualche altra parte un altro padre di un maschio avrà detto al proprio figlio «Trombale tutte!». A quel punto non può non dire qualcosa anche a lei, perché altrimenti risulterebbe essere un pessimo padre ai suoi occhi, eppure non potrà di certo dirle «Vai principessina, salta su tutti i piselli che vedi...» e nemmeno «Non trombarli tutti!», perché in qualche modo prevederebbe logicamente un «Trombane alcuni...».

La verità è che il maschio verrà incoraggiato ma non combinerà una mazza e passerà la serata con i suoi amici a spolpare con gli occhi le ragazze. 

La soluzione migliore è quella di non incoraggiare nessuno e mettersi delle belle cuffie stereo a palla e degli occhiali scuri e lasciare che se ne occupi la madre! Perché le donne, si sa, sono sempre un passo avanti a noi maschi.
 

Anwar Maggi



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