Newsletter di bastardidentro N° 4481 | 01 Lug 2017

Dare la colpa ai politici per tutto quello che ci capita è come dare la colpa a Dio per il fatto di non saper parlare e scrivere correttamente in inglese. Dobbiamo farcene una ragione.

Forse lo hai già capito ma in sostanza sto rincarando la dose rispetto al pensiero bastardo dell'editoriale di ieri: sveglia ragazzi, lo dico a voi e lo dico anche a me stesso; ogni tanto mi sento uno stupido senza speranza contro i mulini a vento, poi a furia di rompere le palle vedo la luce e mi viene da pensare che sia la strada giusta.

Quanti di voi si sono iscritti a una palestra e si son ritrovati con tanto di abbonamento rinnovato pur avendo mandato la disdetta? Immagino non pochi e ci sono diversi grossi gruppi che ci marciano parecchio su questa cosa perché 1 si lamenta, si incazza e va fuori di testa, 9 incassano il torto e con la coda tra le gambe pagano in silenzio perché non vale la pena lamentarsi. L'ho già scritto almeno altre 4 volte ma ogni giorno vedo ripresentarsi questo modus operandi scorretto da parte di tantissime realtà che in un modo o nell'altro toccano anche la mia cerchia di conoscenze.

Il mondo è così banale nella sua ciclicità, nel suo essere sempre uguale, siamo tutti così ovvi che un algoritmo del più grosso social network mondiale è in grado di creare con un click gruppi di persone che hanno un profilo caratteriale con una compatibilità del 99%.

Cerchiamo di rendere banale la cosa giusta, non la mediocrità e la rassegnazione. E se non vogliamo come al solito esiste una soluzione: non fare e non lamentarsi. Subire. In silenzio. Per sempre.

Anwar Maggi

 



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