Newsletter di bastardidentro N° 4589 | 17 Ott 2017

Il peperone giallo che ho comprato quindici giorni fa è lì, nel suo piccolo feudo di plastica trasparente; si guarda intorno, osserva i suoi vicini tra cui le leggiadre mozzarelle di bufala che, dalla loro privilegiata posizione, si godono il panorama immerse nella propria acqua. Il peperone è ormai il vecchio saggio del frigorifero, si nota dalla barba fatta di muffa che lo rende a tratti più virile e pericoloso. Il peperone si rende conto che è passato molto tempo rispetto a quando viveva in campagna, eppure non ha rimpianti, ha lasciato i luoghi dell'infanzia diretto nella grande città stipato dentro i contenitori con tanti altri suoi simili solo per una ragione: perché l'hanno obbligato.

Il peperone si rende conto di far parte del cerchio della vita e ha ben chiaro in testa che alcune cose non dipendono da lui, tranne il restarti sullo stomaco, quello lo fa ponderatamente e con un discreto odio.

Il peperone è una fotografia della società di oggi.

Anwar Maggi



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