La differenza tra una critica, un consiglio e un'osservazione è abbastanza lampante per molti, non per tutti. In questo periodo si parla spesso di "rilancio del Paese", sarà l'euforia post elettorale o la voglia di credere nella favole, non so, ma una cosa è certa: se in una città uno o più urbanisti, che hanno studiato e che quindi vantano un titolo legittimo, decidono di cambiare il senso di una via, non devono essere gli abitanti del quartiere a decidere. Certo, bisogna essere certi della qualificazione di queste persone, ma d'altra parte una firma e una responsabilità dovrebbero essere una ragione più che sufficiente per prendere questo tipo di decisioni.
Ora, così per ridere, torniamo alla critica: si è parlato di vari incentivi tra cui flat tax, reddito di cittadinanza ecc. ma forse, lo dico così come esternazione personale, non sarebbe meglio restituire il 50% delle imposte versate dalle aziende allo stato e, tramite lo stato, nuovamente ai dipendenti? Non sarebbe meglio agevolare le aziende che assumono senza tirocini fuori controllo? Per tirocini fuori controllo intendo quelle aziende con un costante ricambio di tirocinanti che vanno a svolgere tutte le mansioni tranne quelle che vorrebbero fare, spesso gratis o con un rimborso spese minimo. La cosa più buffa è che più sono grosse le aziende più i contratti sono pura fuffa. Certo, vendono il "privilegio" di partecipare a questa grande esperienza di vita che è l'essere sfruttati.
Penso che restituire il potere economico possa agevolare più di molte altre azioni e in certi casi potrebbe addirittura dare il coraggio a qualcuno di lanciarsi in nuove imprese. Siamo in Italia, c'è gente che prende incentivi per l'agricoltura senza aver mai raccolto una mela e chi sfrutta ogni gabola a proprio vantaggio.
Ma che ne so io? La faccio facile, vi dico puttanate utopiche, intanto senza utopia, fantasia e allegria siamo passati dall'essere uno degli stati più felici del mondo a uno di quelli più depressi.
Anwar Maggi
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