Newsletter di bastardidentro N° 3845 | 11 Ott 2015

«Perché lui sì e io no?». Questo è una delle frasi che tutti abbiamo pronunciato almeno una volta nella vita, ovviamente da bambini si spera. Il costante confronto con gli altri e il senso di competizione vengono spesso bollati come cosa negativa, in realtà una sana competizione può essere molto stimolante e costruttiva, badate bene che tra "competizione" e "invidia" c'è una bella differenza. Tutti abbiamo provato o proviamo un senso di incapacità o di soggezione/ammirazione verso chi è più bravo, attento  o semplicemente più fortunato o capace di noi e non vi è nulla di sbagliato. Misurarsi e competere fa parte dell'evoluzione, come accettare i propri limiti, esaltare i pregi e non ammalarsi se non si riesce a raggiungere un obiettivo. Saper perdere e accettare un'ingiustizia ci rende vincenti e stabili, molto di più di chi sa solo incassare successi. Se sei un cane e soffri perché non puoi essere gatto hai solo una possibilità essere felice di non essere criceto o pesce rosso. Se sei pesce rosso e soffri perché non sei cane, gatto o criceto hai solo una possibilità: essere felice perché non sei plancton o cozza. Se sei plancton e non sei felice perché non sei cane, gatto, criceto, pesce rosso e cozza hai solo una possibilità: essere felice di non essere Ignazio Marino!

Anwar Maggi



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