Ci sono periodi in cui una si sente irrimediabilmente figa!

Non so se dipenda da determinate congiunture astrali o piuttosto da condizioni fisico ambientali particolarmente favorevoli, ma ci sono periodi in cui una si sente irrimediabilmente figa!

Di solito tale sensazione non risponde completamente al vero, ma rappresenta una distorta e anelata realtà, ma tant’è.

Recentemente, durante un weekend in Liguria mi sono svegliata con animo lieto e ho provato un inebriante delirio di onnipotenza scomponibile in vari fattori:

1)    l’abbronzatura da manuale cammuffa i crateri di cellulite, rendendoli simpatiche fossette;
2)    lo stesso effetto “il nero snellisce” riverbera sul mio prominente pancino... non è ciccia, è muscolatura particolarmente tonica;
3)    l’olio di palma che lucida la mia ordinatissima treccia (olio di palma = i capelli non si rovinano: una panzana commerciale che soddisfa il mio bisogno credere che le doppie punte siano un problema risolvibile);
4)    il costume minimale con i laccetti fa un sacco sexy;
5)    è vero che ho le tette piccole ma è anche vero che la forza di gravità mi fa una pippa;

Cavalcando l’onda del mio ego risollevato mi catapulto in spiaggia munita di occhialoni da diva e mi atteggio a mangia uomini tanto da solleticare i semi defunti appetiti dell’unico bagnante... un prostatico ottantenne germanico. Sono le otto del mattino... la spiaggia è ovviamente deserta.

Mi decido per un bagno, confidando nell’effetto tonico dell’acqua gelata...

Non è tanto l’entrata in acqua a produrre il disfacimento stile eruzione vulcanica del mio ego sovraeccitato... bensì l’uscita.

Memore dei fotogrammi storici targati 007, e sentendomi figa come mai prima d’ora, ho abbozzato una melodrammatica risalita dai flutti stile Ursula... mi passo la mano tra i capelli e ondeggio sinuosa fino a quando il mare non mi carezza i fianchi e poi...

... LA SFILZA DI IMPRECAZIONI MENTALI MI OBNUBILA!

La Ursula infatti, bontà sua.. oltre ad aver ricevuto sovrabbondanti doni, senza dubbio immeritati, da parte di madre natura... in quel cazzo di film stava su una candida spiaggia sabbiosa.

La Liguria non è sabbiosa!

Ci sono sassi grandi come stalagmiti che perforano la pianta dei piedi conferendo un’andatura alla Renato Pozzetto e favorendo un linguaggio da operatore portuale!

Sono risalita ingobbita, spettinata e inacidita dalla situazione.

Sarà saltata di colpo la congiuntura astrale favorevole... ma ammettiamolo che la location aiuta un casino... il prossimo James Bond giratelo a Deiva Marina. Bastardi!!!


Inviata da Valeriona

di Anwar Maggi [19/02/2008]