Newsletter di bastardidentro N° 4004 | 16 Mar 2016

Non ricordo esattamente in quali proporzioni ma molti connazionali non sanno distinguere le figure bibliche di Noè e Mosè, niente di grave, pensate che c'è gente che non sa collocare in un periodo storico, anche ampio, la battaglia di Waterloo, la scoperta dell'America e udite, udite... l'anno di nascita (per quanto non vi sia certezza esatta ) di Yeshua, meglio noto come Gesù ai fan; insomma basta buttare un occhio al nostro calendario per farselo venire in mente il periodo di cui stiamo parlando... Vero che dovrebbe essere più grave non ricordare avvenimenti storici di base rispetto a un racconto che per molti è di genere fantasy, ma l'intreccio tra storia e religione è tale nel Mediterraneo che è un peccato non sapere o non avere un'infarinatura generale su ciò che è rappresentato nei maggiori musei d'Europa, questo indipendentemente dal proprio Credo. 

Io, da piccolo, pur essendo stato cacciato da catechismo (perché ero un attimo vivace), mi son comunque anche letto la Bibbia a fumetti in tre volumi, alcune parti erano divertentissime e quella che preferivo era quella con Sansone, il capellone che si fa fregare per amore della patata (e ora che sono adulto lo capisco) mentre tra i passaggi meno epici (almeno in quell'edizione disegnata) sicuramente Noè, che anzi, mi stava leggermente sui coglioni.

Alla fine la Bibbia è come la soap opera Beautiful, solo che invece dei Forrester e dei Marone ci sono un sacco di personaggi che prendono il cognome dal luogo in cui vivono, matrimoni tra consanguinei, figli nati da incesti, uomini con superpoteri, spiriti, fuochi che parlano, disastri naturali e... ma sarà mica che hanno un attimo gonfiato le cose quando hanno riportato in giro le voci? No, perché se è come quando "rimorchiano" i miei amici nei locali allora mi sa che è solo fantasia...

Anwar Maggi



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