Newsletter di bastardidentro N° 4195 | 19 Set 2016

Con un titolo come quello della mail di oggi di cosa possiamo parlare se non di abbigliamento? Ebbene sì, a Milano sta per partire in modo "spumeggiante" (da pronunciare come nel film The mask) la settimana della moda che il mio amico immaginario definisce "settimana dei disadattati daltonici", ovviamente senza offesa per tutti quelli affetti da daltonismo che nulla ha a che vedere con la totale mancanza di gusto nel vestire e nell'abbinare i colori; ma diciamo che rendeva l'idea. In questa settimana, a parte sbavare sulle modelle che infestano la città (sì, ve lo giuro è un'infestazione), è possibile individuare stormi di Instagramers e fashion blogger che utilizzano il metodo Daredevil per vestirsi, se non conosci il personaggio Marvel in questione sostituisci il suo nome con Bocelli, funziona lo stesso. Senza offesa per supereroi o cantanti.

Per quanto mi riguarda ognuno può vestirsi come vuole, poco mi interessa, ma se devi camminare a 1 metro da terra con quello sguardo altezzoso che solo la vita (e uno specchio) riusciranno a levarti, in quel caso... sì, sei vestito/a da coglione/a. Se voglio vedere qualcuno vestito in modo originale e simpatico mi guardo Mork & Mindy, non devo certo andare in Corso Vittorio Emanuele II.

Giudicare le persone per come si vestono è profondamente sbagliato, ma non è l'abito che fa il disadattato, è il disadattato che fa l'abito. Questo è il problema. Poi altri se lo comprano e alla fine ti trovi il Coccodrillo sulla maglietta che è più grosso della maglietta stessa.

Certo, ho fatto un'analisi superficiale di gente superficiale; certe battaglie vanno combattute allo stesso livello ;)

Anwar Maggi



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