Newsletter di bastardidentro N° 4633 | 11 Nov 2017

Quel giorno, con la brezza, in quel posto, insieme a quella persona. La luna, la sabbia e le stelle. Non erano le scarpe che indossavamo, gli orologi e nemmeno la macchina che aveva portato in quel luogo quei nostri culi flaccidi di benessere. 
La vita come un tempo, come quando stavamo seduti e chi ci stava vicino contava molto di più di quello con cui ora chattiamo pigramente dal divano di casa.

Sempre più amici, sempre meno veri. Le persone che contano sono quelle che ci sono sempre, non prenderti in giro perché la paglia prima o poi prende fuoco e sparisce mentre i prati che coltivi tu con amore restano e ti rendono felice e migliore.

Troppo romantico? Sticazzi.

Anwar Maggi



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